IL TABELLINO DELLA GARA
MASSA LUBRENSE – SAN SEBASTIANO: 3-4
MARCATORI: 4° Dos Santos ( 0 – 1 ); 7° De Finizio ( 0 – 2 ); 15° Di Tuccio ( 0 – 3 ); 17° Gargiulo V. ( 1 – 3 ); 33° Volpe ( 2 – 3 ); 79° Di Tuccio ( 2 – 4 ); 94° Siniscalchi ( 3 – 4 )
MASSA LUBRENSE: Gargiulo F. – Apreda – Cosentino – De Maio ( dal 65° Schettino ) – Siniscalchi – Gargiulo S. ( dal 16° De Stefano ) – Balduccelli ( K ) ( dal 67° Calabrese ) – La Via – Zarrella – Volpe – Gargiulo V. ( dal 77° De Rosa G. )
A disposizione: Alfano G., De Gregorio, Alfano L., Vanacore, Maresca.
ALLENATORE: AIELLO Pasquale.
AMMONITI: Balduccelli, Cosentino, Volpe e Zarrella.
ESPULSI: –
SAN SEBASTIANO: Grenni – Cozzolino – Martinelli ( dal 59° Schetter ) – Tufano ( K ) – Alberto – De Rosa A. – Mugolieri – Ungramin – Dos Santos – Di Tuccio – Di Tuccio ( dal 90° Esposito ) – De Finizio ( dal 70° Bifaro )
A disposizione: Veneruso, Imperato, Cocchio, Cortese, Lovriso.
ALLENATORE: PERNA Giuseppe
AMMONITI: Cozzolino, Martinelli, Tufano e Ugramin.
ESPULSI: –
ARBITRO: CICCARELLI Mario di Castellammare di Stabia
CRONACA:
La sconfitta di oggi rappresenta un passo indietro e uno avanti. Il passo indietro lo si legge da come la squadra ha affrontato mentalmente l’approccio alla gara, quello avanti nella reazione avuta nel disperato tentativo di riagguantare il pesante risultato del primo quarto d’ora.
Il San Sebastiano si è confermata compagine di consumata esperienza nei suoi uomini cardine, capace di gestire l’andamento dell’incontro. Gente come Dos Santos, Di Tuccio, Alberto e compagnia farebbero tranquillamente la differenza anche in categoria superiore. Il Massa pecca di inesperienza e regala fisicità agli avversari che lo sovrastano per peso ed altezza, vincendo quasi tutti gli scontri nei contrasti.
La velocità d’azione e lo scambio rapido avrebbero potuto avere miglior sorte se non fossero mancati elementi quali Lazzazzara e Marino. Mr. Aiello si fida ciecamente dei suoi ragazzi e dà fiducia a chi ritiene meglio predisposto ad affrontare i vesuviani.
Ma il San Sebastiano dei primi quindici minuti risulta devastante per l’undici nerazzurro che in pratica non lascia gli spogliatoi. Le prime avvisaglie si vedono all’alba del match. Dopo essersi già resi pericolosi nei primi minuti
al 4° minuto Dos Santos rompe gli indugi. Riceve un assist dall’ex Mugolieri (che per la verità non ha lasciato tracce tangibili al Cerulli) e se ne va di prepotenza in area leggermente spostato a sinistra, il diagonale forte e preciso verso il secondo palo non lascia scampo al numero uno massese.
Choc immediato che si aggrava al 7°. Scambio di cortesie tra il possente coloured ospite e Mugolieri; sempre dalla sinistra gli serve un invitante pallone che dal limite area termina la corsa in fondo al sacco.
Ospiti che giocano sul velluto e al 15° triplicano con Di Tuccio. Perfetto cross dalla destra e girata di testa alla base del palo.
L’allenatore massese decide allora di sostituire uno spento Gargiulo Salvatore rischiando De Stefano al rientro dopo un fastidioso infortunio. La difesa si assesta e la squadra prende coraggio.
Passano due minuti e l’onnipresente Gargiulo Vincenzo riaccende le speranze. Appena dentro l’area mancina calcia a giro pescando l’out opposto. Il Massa sembra rinascere.
21° corner dalla destra di Cosentino e Zarrella di testa sfiora la traversa. 26° ci prova capitan Balduccelli dal limite, blocca con affanno Grenni.
È il 33° quando Volpe fa gioire la tribuna nerazzurra: lancio dalla trequarti di De Maio e il furetto salta con un pallonetto il portiere ospite.
Ancora Volpe al 36° avrebbe l’occasione buona ma cicca la volèe sotto porta.
Gara riaperta e si va negli spogliatoi.
Al rientro l’allenatore ospite decide che la partita deve finire così. Blocca tutti gli accessi alle volate massesi schierandosi più sulla maschia difensiva affidandosi alle classiche ripartenze. Come quando al 21° il baby portiere massese devia in due tempi un insidioso tiro di Di Tuccio.
Aiello cerca forze fresche e mette in campo, nell’ordine, Schettino – Calabrese e De Rosa per gli stanchi De Maio – Balduccelli e Gargiulo V., ma il contropiede di Di Tuccio al 34° stavolta non lascia scampo.
Il risultato si fa pesante ma il Massa non molla e cerca di riportarsi a ridosso degli avversari.
40° ci prova Volpe dalla tre quarti destra, vola Grenni alla deviazione oltre la traversa.
47° punizione dal limite di Calabrese bassa e forte indirizzata alla base del palo destro, ancora Grenni si esalta distendendosi e rifugiandosi in angolo.
Il primo corner ne sortisce un altro. La corta respinta nell’area piccola, tra concitati batti e ribatti, termina sui piedi di Siniscalchi che calcia in rete. Ma ormai è troppo tardi, Ciccarelli sancisce il termine della partita con i
canonici tre fischi e ad esultare sono i blues.
La sconfitta brucia per come è arrivata, per i primi quindici minuti di non pervenuti, di completa assenza, ma è alleviata per la reazione dimostrata, di carattere ritrovato per buona parte dell’incontro. Qual è il vero Massa?
La giovane età di tanti e l’inesperienza nell’affrontare squadre di livello fanno maturare l’ambiente, così come maturano le idee del nostro “sbarazzino” allenatore nel fare le giuste scelte per l’undici di partenza.
Uniti si vince recita il motto societario e uniti si va avanti senza esaltarsi e senza deprimersi. La strada è, comunque, quella giusta per una società giovane ed un roster altrettanto acerbo. Riflessione d’obbligo.
Giovanni D’ESPOSITO – Segretario ASD Massa Lubrense calcio