IL TABELLINO DELLA GARA

MASSA LUBRENSE – SANT’AGNELLO PROMOTION: 0-3

MARCATORI: 4° Cacace; 18° Esposito: 66° autorete di Schettino.

MASSA LUBRENSE: Gargiulo F., De Stefano, Apreda ( dal 70° Cosentino ), De Maio ( dal 75° Vanacore R. ), Siniscalchi L., D’Esposito (K), Gargiulo V. ( dal 67° De Rosa ), La Via ( dal 60° Schettino ), Volpe, Marino ( dal 46° Balduccelli ), Vanacore D.
A disposizione: Siniscalchi G., Alfano L., Gargiulo S.; De Rosa, Maresca. 
ALLENATORE: AIELLO Pasquale.
AMMONITI: Apreda, Baluccelli, De Maio, D’Esposito e Volpe
ESPULSI: –

SANT’AGNELLO PROMOTION: Palumbo, Ostieri, Di Gregorio ( Parlato ), Mastellone ( Borriello ), Porzio, Esposito, Verde ( Vacca ), Rega, Somma ( Alfano ), Cacace ( K ) ( Garello ), Breglia.
A disposizione: Armano, Arcucci, Palomba, Castellano.
ALLENATORE: NARDO Francesco
AMMONITI: Breglia, Di Gregorio e Rega.
ESPULSI: –

ARBITRO: MATRONE Francesco di Torre del Greco

 

CRONACA:

Diciamo subito che il risultato è bugiardo oltre che pesante, un pari finale per quello che si è visto non avrebbe scontentato nessuno. Ma è stato un sabato di grande delusione per tutto l’ambiente nerazzurro, la sconfitta odierna nell’attesissimo derby con i “cugini” del Sant’Agnello Promotion lascia tanta amarezza per come sono andate le cose.

Niente è girato per il verso giusto: subito sotto con un rigore generoso concesso da un arbitro quantomeno facilone, rigore sbagliato dallo specialista massese Gargiulo e rete annullata a Siniscalchi che ancora sta chiedendo in giro il perché.

Fatte queste premesse è anche giusto dire che il Massa visto oggi non è stato il solito.

Quello visto nel primo tempo ha balbettato, ma almeno ha fatto vedere qualcosa, quello della ripresa è stato abulico.

A dire il vero gli ospiti non è che abbiano fatto grandi cose, si sono semplicemente adattati a fare il loro giochino molto semplice: aggressivi a tutto campo, ben ferrati dietro, pronti alle ripartenze e a saper sfruttare sapientemente i calci da fermo.

Qualcuno potrà obiettare “ma è la capolista” e proprio per questo ci si aspettava qualcosa di più sul piano del gioco.

Eppure, soprattutto in queste categorie, si vince così.

Il bel gioco lo si lascia da parte e si guarda alla sostanza.

A Napoli si dice “e maccarune regnan‘a panza” e il Massa oggi è uscito dal campo digiuno per l’ennesima volta colpevole di non aver neanche espresso almeno le consuete trame di gioco che fanno dannare per la mira non eccelsa ma che se non altro fanno deliziare gli occhi.

Alta concentrazione negli occhi dei nero-arancioni, solo concentrazione in quelli nerazzurri che pure erano motivati dallo sfizio dello sgambetto birichino.

I se lasciano solo ragionamenti post partita, la concretezza mostrata dagli uomini del neo allenatore Nardo è valsa più dei tre punti finali. E anche nel saper sfruttare anche la casualità degli episodi che c’è stata la differenza.

Al 4° santanellesi già in vantaggio: la difesa massese non controlla bene il pallone che tocca il braccio di un difensore. Volontarietà o no per l’arbitro è rigore ed è inutile discutere. Sul dischetto si presenta freddo glaciale il grande ex Cacace che non lascia scampo a Franco Gargiulo: secco rasoterra a fil di palo sinistro. Il buon Marcello non esulta, ma intorno a lui la festa è grande.

Al 13° il Massa potrebbe riportare il parità le sorti dell’incontro. Volpe è atterrato a centro area e questa volta il rigore è per l’undici di mr. Aiello. Si presenta, come sempre, l’esperto Vincenzo Gargiulo, ma nell’aria c’e già
qualcosa che non va: la difficoltà a piazzare il pallone sul dischetto, con l’arbitro che insiste nella precisione del punto dove calciare, forse lo innervosisce oltremodo e il tiro a mezz’altezza finisce per essere respinto da Palumbo.

Ancora un calcio piazzato condanna il Massa a subire il raddoppio.

18° punizione dalla trequarti centrale, vola Gargiulo alla deviazione in angolo. Sul successivo corner Esposito in scivolata risolve la mischia ai limiti dell’area piccola.

Si riprende a giocare e il Massa sembra reagire ancora.

24° punizione dall’out sinistro di De Maio che pennella un assist da manuale per Siniscalchi che appostato a centro area gira di testa sul secondo palo. Il signore in giallo annulla il gol: fuorigioco?

Da questo momento fino a fine gara il Sant’Agnello si ritira nella sua metà campo e il Massa cozza contro l’invalicabile muro eretto.

Nel rientrare negli spogliatoi l’arbitro non gradisce le richieste di spiegazioni fatte dall’allenatore massese e lo
lascia fuori.

Il secondo tempo non cambia il copione, anzi qualcosa si: ospiti a controllare la partita e Massa completamente perso, senza idee né volontà.

Per la cronaca c’è solo da segnalare l’euro autorete del povero Schettino. 21° in contropiede Cacace dal limite destro dell’area smista per un compagno che arriva a traino, ma nel tentativo di mandare fuori il pallone Schettino lo piazza nell’incrocio dei pali alla destra dell’incredulo Gargiulo.

Il Massa, oltre agli errori o orrori sotto porta, paga la cronica mancanza di un vero uomo da area di rigore che sappia finalizzare gli utili / inutili cross che arrivano (e ne arrivano tanti).

Quello visto oggi merita la posizione attuale in classifica, ma tutti sappiamo che la vera squadra è un’altra e siamo
pronti ad aspettarla già da sabato prossimo quando per la prima del girone di ritorno al “Cerulli” sarà di scena un nuovo derby contro l’Atletico Sorrento che staziona nelle zone alte della graduatoria del girone.

Giovanni D’ESPOSITO – Segretario ASD Massa Lubrense Calcio

GUARDA IL SECONDO TEMPO DELLA PARTITA

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