Marano: Torriero; Longobardi; Cimitile; Piscitelli; Cozzolino; Masiello; Rubino; Formato; Coppola; Langella; Alvino. Allenatore: Ruggiero.
Massa: Gargiulo F.; Vanacore R.; Apreda; De Maio; Alfano; D’Esposito (K); Gargiulo V. (dall’ 81° Schettino); Vanacore D.; Marino; Volpe (dal 62° Balduccelli); De Stefano. Allenatore: Aiello
Arbitro: MELE Claudio di Avellino.
Reti: 7° Cimitile; 24° Vanacore R.; 42° Marino; 72° Coppola (rig.), 45° Marino; 47° Marino (rig.).
Ammoniti: Balduccelli, De Stefano, Vanacore R. e Volpe (Massa) – Brando, Coppola, Masiello, Pecorelli e Rubino (Marano).
In un clima che il post gara ha reso torrido rendendo elevata di colpo la fredda temperatura barometrica, il Massa si impadronisce di tre importantissimi punti che sollevano il morale e non solo la classifica dell’intero ambiente.
Impelagati nella rischiosa zona play out i padroni di casa offrono subito quanto di meglio possono offrire, la grinta.
Subito aggressivi e poco disposti al gioco, i Maranesi trovano il loro punto di offesa in Volpe bersagliato fin dai primi minuti di gara. Ma la squadra è compatta e non dà cenni di nervosismo, anzi gioca come sa, non perde concentrazione e non si disunisce neanche nei momenti più difficili.
Il modulo offensivo nerazzurro crea non pochi problemi all’undici di Ruggiero che reagisce nel peggior modo possibile, offendendo e minacciando.
Svantaggio iniziale, pareggio, risultato ribaltato, rigore (?) subito, possesso del campo di gioco, nuovo vantaggio, risultato in cassaforte. In queste parole si riassume la partita dei nostri disputata domenica mattina al “Nuovo grillo” di Marano.
Sugli scudi un ritrovato Marino, autore di una tripletta, ma non solo per questo, si è proposto come vero punto di riferimento per tutta la squadra.
Pur non abbandonando gli scambi stretti, che tante volte hanno complicato azioni che avrebbero meritato miglior sorte, è andato molto per le vie spicce tirando in porta ogniqualvolta gli è stato consentito.
Subito sotto al 7° con Cimitile solo a centro area pronto a colpire di testa il pallone proveniente da calcio d’angolo e piazzando bene la palla dove Franco G. non può arrivare (ma i suoi marcatori dov’erano).
Gara compromessa? Il Massa è comunque tranquillo e continua a giocare.
Al 24° Alfano prova la conclusione da fuori area, sotto porta si inserisce Nico Vanacore per la deviazione in rete.
Sbanda la retroguardia massese alla mezz’ora, quando Coppola calcia clamorosamente alle stelle un’occasione a meno di cinque metri dalla porta. Risponde Marino con un diagonale da destra che Torriero devia.
Ennesimo fallo su Volpe al 42° e punizione sui venti metri: si incarica della battuta Marino che aggira la barriera e insacca alla destra del portiere. I pochi ma ululanti spettatori fanno sentire la loro rabbia all’ingresso negli spogliatoi.
Si rientra e le cose non cambiano: Massa padrone del campo. 8° della ripresa: Nico V. si propone in area basso a destra, respinge Torriero e Marino calcia fuori.
Sale il nervosismo e mr. Aiello è costretto al cambio: fuori Volpe e dentro Balduccelli. L’arbitro perde un po’ il controllo dell’incontro forse lasciandosi condizionare dai quattro scalmanati che si accalcano vicini alla recinzione e al 27° concede un calcio di rigore per un fallo cercato e non visto neanche da un ipotetico VAR.
Coppola trasforma con il nostro numero uno che intuisce ma non ci arriva. Ristabilita la parità le acque sembrano calmarsi, ma il bello deve ancora venire. 36° entra Schettino per lo stanco “Allan” Vincenzino.
Il finale giocato è tutto nella metà campo dei locali. Marino carica tutte le cartucce a disposizione. Torriero è bravo a deviargli la conclusione dalla sinistra, ma allo scadere è costretto alla resa dalla precisa punizione del centravanti massese.
Silenzioso il pallone viaggia dalla sinistra e finisce in porta. Il poker è servito poco dopo: per un fallo commesso su Nico V. il ravveduto arbitro concede la massima punizione che Marino non si fa pregare a modificare in gol.
Al triplice fischio finale ignobile gazzarra nei pressi del cancello d’ingresso agli spogliatoi, ne fanno le spese alcuni dei nostri con in primis l’allenatore. Tra urla, spintoni e ceffoni si riesce a rientrare e le “mazzate” girano faccia. Il Presidente e i suoi giocatori se le danno di santa ragione fin quando qualcuno rinsavisce e riporta un po’ di tranquillità.
Nel frattempo arrivano le forze dell’ordine non presenti per tutta la durata della partita e per prima cosa vanno a prendersi un caffè (?!?!?!?).
Il commissario addetto all’arbitro, che si è ben guardato dall’intervenire tenendosi lontano dall’accaduto, riferisce che ha visto tutto e segnalerà quanto avvenuto nel suo referto. La giustizia sportiva farà il suo corso, ma nel frattempo i buffettoni li abbiamo presi noi.